Io e mia sorella

Regia di Carlo Verdone

con Carlo Verdone (Carlo Piergentili), Ornella Muti (Silvia Piergentili), Elena Sofia Ricci (Serena), Mariangela Giordano (Nadia), Galeazzo Benti (avvocato Sironi), Tomas Arana (Gábor), Veronica Lazar (giudice dei minori), Tom Felleghy (l’avvocato), Maurizio Fardo (Rinaldo, l’ex marito di Silvia), Massimo Vanni (Livio, il motociclista).

PAESE: Italia 1987
GENERE: Commedia
DURATA: 111′

La routine quotidiana di Carlo e Serena, musicisti in un’orchestra, è scombussolata dal ritorno di Silvia, la sorella girovaga e un po’ matta di lui. Nonostante i molti guai in cui puntualmente si ritrova, Carlo non riesce mai ad abbandonare Silvia al suo destino, rischiando di perdere Serena che vorrebbe una vita meno movimentata…

Settimo film di Verdone, scritto con i soliti Leo Benvenuti e Piero De Bernardi e forse in parte autobiografico: per la prima volta il personaggio interpretato dal regista/attore si chiama come lui, e la co-protagonista si chiama Silvia come la sua vera sorella (minore). A livello di scrittura è forse uno dei migliori, armonioso a livello d’intreccio, parecchio divertente (tanto nei dialoghi quanto nelle gag slapstick – memorabile quella della lampada da tavolo che continua a cadere) ma permeato di una sottile malinconia che diventa lucidità di sguardo sulle difficoltà dei legami di sangue, tanto faticosi quanto imprescindibili: un tema da sempre caro a Verdone. Brava la Muti, ma non gli è da meno la Ricci. Verdone attore in gran forma al servizio del Verdone regista. Fotografia più ricercata del solito di Danilo Desideri, musiche come sempre funzionali di Fabio Liberatori (alle quali si aggiungono brani di Chris Rea). Primo film del regista non ambientato a Roma, sostituita da Spoleto. Grande successo di pubblico e David di Donatello per la sceneggiatura e l’attrice non protagonista (Ricci).

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