(The Concorde… Airport ’79)
Regia di David Lowell Rich
con Alain Delon (capitano Paul Metrand), Susan Blakely (Maggie Whelan) Robert Wagner (Kevin Harrison), George Kennedy (capitano Joe Patroni), Sylvia Kristel (Isabelle), Eddie Albert (Eli Sands), Bibi Andersson (Francine), Charo (Margarita), John Davidson (Robert Palmer), Andrea Marcovicci (Alicia Rogov), Martha Raye (Loretta), David Warner (Peter O’Neill), Mercedes McCambridge (Nelli), Sybil Danning (Amy).
PAESE: USA 1979
GENERE: Catastrofico
DURATA: 113′
Per liberarsi dell’amante giornalista che ha scoperto i suoi traffici illegali, un ricco produttore di armi decide di abbattere il Concorde sulla quale lei viaggia da Washington a Parigi. La maestria dei piloti – il francese Metrand e l’americano Patroni – evita il disastro.
Scritto da Eric Roth, è il quarto (e ultimo) capitolo della saga iniziata nel 1970 con il pregevole Airport di George Seaton, girato nel ’79 ma arrivato da noi soltanto l’anno seguente (ecco il perchè del titolo italiano). Nonostante il cambio di velivolo – dal mastodontico Boing 747 “Jumbo” al longilineo, velocissimo Concorde supersonico – il film rappresenta probabilmente il punto più basso della saga: trama che non sta in piedi, nessuna logica nelle azioni dei personaggi, moltissime castronerie ai limiti dell’imbarazzante (Patroni tira giù il finestrino del Concorde lanciato a velocità supersonica come se niente fosse, e i piloti manovrano l’aereo come fosse un F14). A completare il quadro, massicce dosi di misoginia (agghiaccianti i dialoghi tra Delon e Kennedy in merito alle loro conquiste) e razzismo (il personaggio del nero strafattone che non si separa mai dal suo sax), caratterizzazioni un tanto al chilo e una regia piattamente televisiva che non sa ottenere un briciolo di suspense. Davvero brutto. Per ironia della sorte, il Concorde utilizzato per le riprese (esemplare F-BTSC) sarà protagonista, il 25 luglio 2000, di un vero incidente che costerà la vita a 113 persone (disastro del volo Air France 4590).
