L’uomo dei ghiacci – The Ice Road

(The Ice Road)

Regia di Jonathan Hensleigh

con Liam Neeson (Mike McCann), Amber Midthunder (Tantoo), Marcus Thomas (Gurty), Benjamin Walker (Varnay), Laurence Fishburne (Goldenrod), Holt McCallany (René Lampard), Martin Sensmeier (Cody), Matt McCoy (George Sickle), Matt Salinger (Thomason).

PAESE: USA 2021
GENERE: Thriller
DURATA: 109′

Nel Manitoba del Nord (Canada), una miniera tra i ghiacci crolla in seguito ad un’esplosione imprigionando 26 uomini. L’unico modo per liberarli prima che finisca l’ossigeno è spedire in loco una testa di pozzo, ma nessun velivolo capace di trasportare un tale peso può atterrare in quelle lande inospitali. L’unica è portare il pezzo con dei camion, che però dovranno viaggiare sulle cosiddette strade di ghiaccio (dei sentieri aperti in mezzo alla neve su enormi laghi ghiacciati) in un periodo dell’anno in cui sono chiuse per la stagione primaverile. Paga alta, rischi grossissimi. Su tre camion partono due fratelli (uno dei due, meccanico, soffre di disturbo post-traumatico dopo essere stato in Iraq), una giovane nativa e uno scafato capo spedizione. Ce la faranno?

Scritto dal regista, già sceneggiatore di imponenti blockbuster (Die Hard – Duri a morire, Armageddon – Giudizio finale), un action movie on the road dall’inedita ambientazione ghiacciata, con una prima parte godibile e ricca di suspense, debitrice di un cult come Sorcerer – Il salario della paurae una seconda debole in cui le possibile riflessioni sulla natura pericolosa e indifferente si perdono davanti alla necessità di inserire un cattivo umano, tanto poco affascinante quanto indistruttibile. Insomma, parte bene ma diventa un action movie c0me tanti, col solido Neeson che, ancora una volta, si ritrova solo contro tutti a menare pugni a destra e a manca pur di compiere la sua missione. Peccato, perché gli spunti erano interessanti, c’erano almeno due personaggi non banali (il fratello disabile di Mike e la giovane nativa ribelle) e alcune sequenze d’azione rivelavano una certa abilità registica, anche nel sopperire a certe ristrettezze di budget. La fotografia è dell’esperto Tom Stern. Per bocche buone.

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