Regia di Carlo Vanzina
con Raoul Bova (Marco Ferretti), Barbora Bobul’ova (Giulia Lombardi), Martina Stella (Gabriella Amoruso), Kelly Reilly (Sarah Johnson), Sarah Felberbaum (Francesca Berardi), Fabio Ferri (Nicola Lorusso), Paolo Calabresi (Tony Martini), Carlo Giuseppe Gabardini (Riccardo), Stefano Dionisi (Giorgio Antonio), Teco Celio (Herr Volker).
PAESE: USA 2010
GENERE: Commedia
DURATA: 98′
Marco, giovane manager che da anni vive e lavora a Londra, viene trasferito a Milano dove deve assumere il ruolo del tagliatore di teste (dipendente assunto per licenziare altri dipendenti). Appena lasciato dalla fidanzata, incontra tre donne (+ una) che iniziano a gravitargli intorno causandogli non pochi guai…
La sceneggiatura, dei fratelli Vanzina con Francesco Massaro, parrebbe rifarsi all’ottimo Tra le nuvole (2009) di Jason Reitman, ma troppo presto ci si accorge che lo spunto di satira sociale è solo il pretesto per l’ennesima commediaccia vanziniana degli anni duemila. Come al solito, le cosa più fastidiosa non è tanto la pessima direzione degli attori, la desolante banalità dell’intreccio e dei dialoghi, o la regia piattamente televisiva, quanto l’inequivocabile misoginia di fondo: le donne sono tutte stupidelle (la Stella), succubi dei mariti fedifraghi (Reilly), mentalmente instabili (Bobul’ova), e alla fine l’unica che si salva (Felberbaum) è anche l’unica che in qualche modo “sa stare al suo posto”. Tutte raccontate senza mai un minimo di pietas e senza mai voler davvero comprendere i loro stati d’animo o le ragioni dei loro comportamenti. Attrici comunque migliori degli attori, tra il ridicolo e l’imbarazzante.
