(Serenity²)
Regia di Steven Knight
con Matthew McConaughey (Baker Dill), Anne Hathaway (Karen Zariakas), Diane Lane (Constance), Jason Clarke (Frank Zariakas), Djimon Hounsou (Duke), Jeremy Strong (Reid Miller), Charlotte Butler (Lois), David Butler (Jack), Rafael Sayegh (Patrick Zariakas), Garion Dowds (Samson).
PAESE: USA, Gran Bretagna 2019
GENERE: Thriller
DURATA: 106′
Il capitano di un piccolo peschereccio è contattato dalla ex moglie (e madre di suo figlio) affinché uccida, spacciandolo per incidente in mare, il nuovo marito, prepotente e manesco sia con lei che col ragazzo. Indeciso sul da farsi, inizia ad avere qualche problema a distinguere tra sogno e realtà…
Terzo film del britannico Knight, sceneggiatore (La promessa dell’assassino di Cronenberg, per dirne uno), regista (l’ottimo Locke), nonchè creatore della pluripremiata serie Peaky Blinders. Inizia come un intrigante neo noir e diventa, a un’ora dall’inizio, qualcosa di completamente diverso, spingendo a rivedere la prima parte (e lo stile visivo della stessa) con uno sguardo totalmente nuovo. Senza svelare troppo, si finisce dalle parti di The Truman Show e di Matrix. Le idee non mancano e per un pò la vicenda appassiona, ma Knight ce la mette tutta per rovinarla con uno stile enfatico, pesante, in alcuni momenti eccessivamente frammentario. La sceneggiatura fa acqua, ma si poteva comunque renderla più affascinante e meno confusionaria di così. In ogni caso, ci si appassiona. Ennesima ottima prova di McConaughey, in un personaggio sconfitto su tutta la linea, ma non gli è da meno la Hathaway nei panni di una bionda, misteriosa femme fatale che pare uscita direttamente dagli anni quaranta. Scarso successo, sia di pubblico che di critica. Abbastanza immeritato: c’è ben di peggio.
