2002: la seconda odissea

(Silent Running)

Regia di Douglas Trumbull

con Bruce Dern (Freeman Lowell), Cliff Potts (John Keenan), Ron Rifkin (Marty Barker), Jesse Vint (Andy Wolf).

PAESE: USA 1972
GENERE: Fantascienza
DURATA: 89′

Nel futuro, sulla Terra, flora e fauna sono del tutto estinte a causa del progresso industriale e dell’urbanizzazione selvaggia. L’unica vegetazione superstite viaggia nello spazio, in gigantesche serre-cupole collegata a navi spaziali. Quando dal comando arriva l’ordine di distruggere tutto, l’astronauta e botanico Lowell non ci sta.

Esordio registico di Trumbull, già apprezzato autore di effetti visivi (vedere alla voce 2001: odissea nello spazio di Kubrick), con una storia scritta da Deric Washburn, Steven Bochco e (pare) Michael Cimino. Un piccolo, riuscito esempio di fantascienza ecologica che riflette sul mondo sempre più privo di natura che stiamo lasciando ai posteri e non disdegna qualche implicazione religiosa, con Lowell novello Adamo si prende cura di un nuovo creato. Nella parte centrale il ritmo cala vertiginosamente, ma la prima mezz’ora e gli ultimi 20′ sono notevoli. Merito anche (o soprattutto) di Dern, che in scena quasi sempre da solo riesce a tratteggiare in maniera credibile e profondamente umana il tormento di Lowell, in preda ai rimorsi per aver dovuto uccidere i propri compagni pur di fare la cosa giusto. Trumbull racconta con sguardo tenero il suo rapporto con i robottini che gestiscono la nave, gli unici amici che gli sono rimasti e che lui fortemente considera tali, a sottolineare quanto l’uomo rimanga sempre e comunque un animale sociale. I trucchi, supervisionati dal regista, non sono per ovvie ragioni di budget all’altezza di quelli di 2001, eppure anche rivisti oggi non sono niente male. Musiche di Peter Schickele, che con Diane Lampert scrive anche i due brani – Silent Runnig e Rejoice the Sun – cantati da Joan Baez, e fotografia di Charles F. Wheeler. Girato in una portaerei statunitense in disarmo. Ignobile distribuzione italiana che, per sfruttare il successo del film di Kubrick (col quale questo Silent Running non ha nulla in comune, se non la presenza di Trumbull e il fatto di appartenere al genere fantascientifico), non solo modifica l’evocativo titolo originale, bensì addirittura modifica i dialoghi originali inserendo riferimenti ad Hal 9000 e al monolito. Fortunatamente, in occasione di una riedizione home-video del 2002, è stato ridoppiato coi dialoghi corretti. Forse un po’ didattico, ma struggente e poetico.

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