Glass Onion – Knives Out

(Glass Onion: A Knives Out Mistery)

Regia di Rian Johnson

con Daniel Craig (Benoit Blanc), Edward Norton (Miles Bron), Janelle Monáe (Cassandra Brand/Helen Brand), Kate Hudson (Birdie), Dave Bautista (Duke), Kathryn Hahn (Claire Debella), Leslie Odom Jr. (Lionel), Madelyn Cline (Whiskey), Jessica Henwick (Peg), Ethan Hawke (assistente di Bron), Dallas Roberts (Devon Debella), Hugh Grant (compagno di Blanc), Jackie Hoffman (madre di Duke), Noah Segan (Derol).

PAESE: USA 2022
GENERE: Giallo
DURATA: 140′

L’eccentrico milionario Miles Bron invita gli amici di una vita su un’isoletta privata dove ha organizzato un gioco in stile “Cena con delitto”. Allo scoccare dell’ora X, il morto c’è davvero. Menomale che tra gli invitati è presente anche il celebre investigatore privato Benoit Blanc, deciso a scoprire il colpevole…

Seguito di Cena con delitto – Knives Out (2019), ancora scritto e diretto da Johnson e interpretato da Craig. L’ispirazione restano i grandi film gialli degli anni settanta e ottanta tratti dalla letteratura di Agatha Christie, non solo per il cast di all star ma anche e soprattutto per lo sguardo cinico e divertito su una società che ha perso il senno: ogni personaggio è il simulacro di qualche abominio odierno, dall’ossessione per i social all’abrutimento della politica. Il tutto, ovviamente, nel regno di Mammona. Come nel film precedente, la struttura del giallo va di pari passo con quella della commedia. E poi bei personaggi, dialoghi brillanti, una discreta suspense: insomma, le due ore e venti volano. Nulla di davvero originale, ma anche nel ricorso agli stereotipi il racconto funziona. Si tratta di uno dei primi film ambientati durante la pandemia di Covid senza che la pandemia sia al centro della trama, ma anche uno dei primi in cui si dichiara l’omosessualità di un personaggio principale senza che la cosa sia rilevante per l’intreccio o per la sua caratterizzazione: un segnale forte per sottolineare che l’orientamento sessuale può (e deve) essere un qualcosa di assolutamente ininfluente in un racconto. Craig, fantastico, pare nato per interpretare il ruolo di Blanc tanto quanto pareva nato per quello di James Bond. Notevoli le scenografie di Rick Heinrichs. Scritto con la precisione di un orologio svizzero, è un divertissement piacevole e intelligente.

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