Red Dragon

(Red Dragon)

Regia di Brett Ratner

con Edward Norton (Will Graham), Anthony Hopkins (Hannibal Lecter), Ralph Fiennes (Francis Dolarhyde), Harvey Keitel (Jack Crawford), Emily Watson (Reba McClane), Mary-Louise Parker (Molly Graham), Philip Seymour Hoffman (Freddy Lounds), Ken Leung (Lloyd Bowman), Bill Duke (capo della polizia), Anthony Heald (Frederick Chilton), Tyler Patrick Jones (Josh Graham), William Lucking (Byron Metcalf), Frankie Faison (Barney Matthews).

PAESE: USA 2002
GENERE: Thriller
DURATA: 124′

Anni dopo aver catturato l’omicida cannibale Hannibal Lecter, l’ex agente dell’FBI Will Graham è costretto a chiedere il suo aiuto per fermare un nuovo serial killer che stermina intere famiglie nelle notti di luna piena. Scoprirà che si tratta di Francis Dolarhyde, individuo disturbato che intanto inizia una storia d’amore con una collega non vedente…

Per cavalcare l’onda del successo di Hannibal (2001) di Ridley Scott, il produttore Dino De Laurentiis rispolvera il romanzo Il delitto della terza luna di Thomas Harris, scritto prima de Il silenzio degli innocenti e già portato in scena egregiamente da Michael Mann nel 1986 con Manhunter – Frammenti di un omicidioPer la sceneggiatura viene ingaggiato Ted Tally, già autore del celeberrimo film di Jonathan Demme, che si attiene in maniera abbastanza fedele al romanzo eccezion fatta per il maggior spazio lasciato a Lecter e per il finale a sorpresa. Il cast è di prim’ordine e la suspense non manca, ma a Ratner mancano lo stile evocativo e l’estro visionario di Mann, e il suo film è abbastanza piatto e monocorde, anche perchè non riesce mai a diventare un apologo sul male come invece accadeva alla precedente trasposizione. Nella quale, oltretutto, il lieto fine non ammorbidiva del tutto la sensazione di malessere che impregnava tutto il film, qui totalmente assente per accodarsi agli stereotipi hollywoodiani. Hopkins sempre più bravo, Norton fuori parte, ma i caratteristi sono ok. Come in Manhunter la fotografia è di Dante Spinotti, ma non c’è paragone: stavolta si limita alla normale amministrazione. Musiche enfatiche di Danny Elfman, evidentemente a disagio col thriller. Il direttore d’orchestra che appare del prologo è interpretato dal grande compositore Lalo Schifrin.

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