(The General’s Daughter)
Regia di Simon West
con John Travolta (Paul Brenner), Madeleine Stowe (Sara Sunhill), James Cromwell (generale Joseph Campbell), Timothy Hutton (colonnello Kent), Leslie Stefanson (capitano Elizabeth Campbell), James Woods (colonnello Moore), Clarence Williams III (colonnello Fowler), Boyd Kestner (capitano Elby), Daniel von Bargen (sceriffo Yardley), Chris Snyder (vicesceriffo Yardley).
PAESE: Germania, USA 1999
GENERE: Giallo
DURATA: 116’
Georgia. In una base dell’esercito viene ritrovato il cadavere, nudo e forse vittima di violenza carnale, del capitano Elizabeth Campbell, figlia di un generale prossimo alla pensione in lizza per la vicepresidenza degli Stati Uniti. A indagare si ritrovano Paul Brenner, sottufficiale del CID (la divisione investigativa dell’esercito), e la sua ex amante, la psicologa Sara Sunhill. Scopriranno parecchio marciume, soprattutto ai piani alti…
Dal romanzo di Nelson DeMille, adattato da William Goldman e Christopher Bertolini, un godibile giallo di ambiente militare ben ambientato in una paludosa, misteriosa Georgia (ottimamente fotografata da Peter Menzies Jr.), che diventa col passare dei minuti un apologo sulla mentalità maschilista e machista insita nell’esercito, mondo di uomini per eccellenza. Uno di quei film in cui il regista “pare avere l’ansia di far succedere continuamente qualcosa altrimenti lo spettatore rischia di annoiarsi” (Mereghetti), ma come thriller funziona abbastanza bene, e alla fine il messaggio pare quasi sincero. Travolta gigione senza freni, Stowe alle prese con un personaggio (in termini di trama) abbastanza inutile, anche perchè in un film che decanta la forza delle donne nell’esercito il suo ruolo di damigella costantemente in pericolo pare un pò fuori luogo. Comprimari ok, tra i quali citiamo almeno l’ottimo Woods e il regista John Frankenheimer all’unica prova d’attore della sua carriera. Musiche funzionali di Carter Burwell.
