Regia di Lucio Fulci
con Jack Hedley (tenente Fred Williams), Almanta Keller (Faye Majors), Paolo Malco (dottor Paul Davis), Howard Ross (Mickey Scellenda), Andrew Painter [Andrea Occhipinti] (Peter Bunch), Alexandra Delli Colli (Jane Lodge), Laurence Welles [Cosimo Cinieri] (dottor Lodge), Daniela Doria (Kitty), Cinzia De Ponti (Rosy), Lucio Fulci (capo della polizia), Zora Kerowa (donna del sexy show), Urs Althaus (uomo del sexy show).
PAESE: Italia 1982
GENERE: Thriller
DURATA: 91′
A New York un maniaco che imita la voce di Paperino sfregia e uccide giovani donne. Un tenente della polizia chiede aiuto a uno psichiatra per fermarlo.
Da un’idea di Fulci, Gianfranco Clerici e Vincenzo Mannino, sceneggiata con Dardano Sacchetti, uno dei peggiori film del regista romano, che torna al giallo/thriller dopo diversi horror. Un pasticcio abbastanza indigesto di omicidi efferatissimi, erotismo patinato e scenette da porno-soft che fanno anche un po’ ridere. Sceneggiatura ridicola, zero suspense e un finale veramente tristissimo. Nonostante la fotografia dell’esperto Luigi Kuveiller la confezione rimane abbastanza modesta e priva dei guizzi dei film precedenti, mentre le musiche di Francesco De Masi (in sostituzione del solito Fabio Frizzi) ce la mettono tutta per azzerare la già poca tensione. La Doria, stavolta nel ruolo della prostituta Kitty, aspira a diventare l’attrice che nei film di Fulci muore peggio. Scarso successo di pubblico. Titolo anglofono: The New York Ripper.
