(Rocky II)
Regia di Sylvester Stallone
con Sylvester Stallone (Rocky Balboa), Talia Shire (Adriana Pennino), Burt Young (Paulie Pennino), Carl Weathers (Apollo Creed), Burgess Meredith (Mickey Goldmill), Thayer David (Jergens), Joe Spinell (Tony Gasco), Tony Burton (Tony Evers), Sylvia Meals (Mary Anne Creed), Frank McRae (caposquadra della macelleria).
PAESE: USA 1979
GENERE: Sportivo
DURATA: 119′
Dopo l’incontro con Apollo Creed, Rocky medita di appendere i guantoni al chiodo. Sposa Adriana, che rimane incinta, e accetta i lavori più umili pur di mantenere la famiglia, ma quando Apollo lo provoca pubblicamente torna sul ring. Stavolta le cose andranno diversamente.
Seguito del fortunato Rocky (1976), messo in cantiere subito dopo il successo planetario del primo. Stallone, promosso a regista, punta tutto sugli stereotipi del melodramma hollywoodiano (basato sulla classica struttura ascesa/caduta/riscatto) e su un cattolicesimo nazional-popolare abbastanza stonato, ma le buone battute non mancano – soprattutto tra Rocky e i giornalisti e tra Rocky e il burbero Mickey – e la prima parte (la storia d’amore con Adriana e l’arrivo del primo figlio, i pro e i contro della fama, i soldi che vanno e vengono) è tenera e a tratti struggente, decisamente riuscita. La seconda cede al sensazionalismo, ma il film c’è. Colonna sonora del solito Bill Conti, bella fotografia di Bill Butler. Raro caso di sequel che inizia copiando e incollando il finale del film precedente. Nella versione italiana cambiano TUTTI i doppiatori scritturati per il primo capitolo: Gigi Proietti lascia il posto a Ferruccio Amendola (che diventerà il doppiatore ufficiale di Stallone), Lorenza Biella (Adriana) a Simona Izzo, Leo Gullotta (Paulie) a Alessandro Sperlì; tutti doppiatori di alto livello, ma l’adattamento del primo secondo noi era migliore, più genuino, meno “teatrale”. Nonostante l’oggettivo calo di qualità, il pubblico ha apprezzato e ha riempito le sale.
