Don’t Look Up

(Don’t Look Up)

Regia di Adam McKay

con Jennifer Lawrence (dottoressa Katy Dibiasky), Leonardo DiCaprio (dottor Randall Mindy), Rob Morgan (dottor Clayton Oglethorpe), Meryl Streep (presidente Orlean), Jonah Hill (Jason Orlean), Mark Rylance (Peter Isherwell), Cate Blanchett (Brie Evantee), Tyler Perry (Jack Bremmer), Timothée Chalamet (Yule), Ron Perlman (colonnello Drask), Ariana Grande (Riley Bina), Scott Mescudi (DJ Chello), Melanie Lynskey (June), Michael Chiklis (Dan Pawketty), Himesh Patel (Phil), Paul Guilfoyle (generale Themes).

PAESE: USA 2021
GENERE: Satirico
DURATA: 138’

Giovane dottoranda in astronomia scopre l’esistenza di una cometa diretta verso la Terra. Insieme al suo professore si reca a Washington per informare l’entourage del presidente, ma nessuno sembra prendere troppo sul serio la notizia. E mentre i due sono costretti loro malgrado a prendere parte a talk show e interviste, un guru dell’informatica riflette su come lucrare il più possibile sulla catastrofe in arrivo…

Nono film di McKay (La grande scommessa, Vice), anche sceneggiatore da un soggetto suo e di David Sirota. Una feroce satira di questi tempi bui che riflette sull’indifferenza del potere rispetto ai cambiamenti climatici (tra i produttori c’è lo stesso DiCaprio, da sempre sensibile all’argomento) e sull’incapacità umana di accorgersi che il nostro tempo, senza inversioni di rotta, è destinato a finire. Ovvio che, con la venuta della pandemia di Covid-19, è altresì facile leggerci una metafora di certi atteggiamenti anti-scientifici cui abbiamo assistito negli ultimi due anni. McKay si avventura nel difficile territorio della satira grottesca e sopra le righe, pennellando un mondo mostruoso in cui domina il dio denaro e la vita umana conta sempre meno dell’audience o dei like. Il film è didascalico, manicheo, basato su una premessa satirica che funziona e coinvolge solo in parte (possibile che in tutto il mondo ci siano soltanto due o tre persone sane di mente e che i ricchi e i politici non capiscano che se il mondo finisce finiscono anche i loro introiti?), ma il suo messaggio arriva forte e chiaro, grazie anche a un finale potente e coraggioso che sottolinea quanto poco meritiamo di essere salvati. Se tutto il film fosse come l’ultima scena, insomma, staremmo probabilmente salutando un capolavoro, l’erede del kubrickiano dottor Stranamore o anche, volando leggermente più in basso, del burtoniano Mars Attacks!, ma McKay, forse memore dei suoi primi film impregnati di umorismo demenziale, preferisce buttarla in caciara sfruttando le facili armi della caricatura e della farsa. E così il gioco finisce per stancare abbastanza presto. Rimane comunque una buona azione, imperfetta ma onorevole. Cast sontuoso, bella fotografia di Linus Sandgren, azzeccato commento musicale di Nicholas Britell. Memorabile il brano Just Look Up cantato da Ariana Grande: l’amalgama tra musichetta POP e testo pessimista stile moriremo tutti è impagabile. Geniale, per capire il senso dell’operazione, la scelta della citazione che apre il film. Acquistato da Netflix (inizialmente la proprietà era Paramount), il film ha avuto una distribuzione limitata nelle sale per poi approdare il 24 dicembre 2021 sulla piattaforma streaming.

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