(Sleepy Hollow)
Regia di Tim Burton
con Johnny Depp (Ichabod Crane), Christina Ricci (Katrina Van Tassel), Michael Gambon (Baltus Van Tassel), Miranda Richardson (Lady Van Tassel), Marc Pickering (giovane Masbath), Casper Van Dien (Brom), Jeffrey Jones (reverendo Steenwyck), Christopher Walken (il cavaliere senza testa), Michael Gough (notaio Hardenbruck), Richard Griffiths (magistrato Philipse), Alun Armstrong (avvocato).
PAESE: USA 1999
GENERE: Horror
DURATA: 105’
1799. Il razionale poliziotto newyorkese Ichabod Crane raggiunge il sonnacchioso villaggio di Sleepy Hollow per indagare su una serie di macabri omicidi che, secondo gli abitanti del luogo, sono opera di un cattivissimo cavaliere senza testa tornato dall’oltretomba…
Scritta da Andrew Kevin Walker (Seven), che ha preso liberamente spunto da un racconto (1820) di Washington Irving, una favola dark nel perfetto stile del regista che però vi innesta un’inaspettata dimensione fanta-orrorifica, truce ma stemperata da frequenti incursioni nella commedia e sorvolata dallo spirito del black humor. Personaggi ben delineati, intreccio intrigante e un godibile stile visivo che richiama le atmosfere dei b-movie Hammer degli anni ’50 e ’60 (ma tra i modelli c’è pure, esplicito, La maschera del demonio del nostro Mario Bava). Depp, alla terza collaborazione col regista dopo Edward – Mani di forbice e Ed Wood, diverte e si diverte nel tratteggiare un investigatore razionale alla prese con l’irrazionale, ma forse il più divertito di tutti è Walken alle prese con un memorabile cattivo privo del capo. L’unica nota stonata è forse la storia d’amore – banalotta – tra Crane e la bionda Katrina, ma nulla di trascendentale. Come sempre, la riuscita di un film di Burton è imprescindibile dall’ottimo lavoro dei suoi abituali collaboratori: Emmanuel Lubezki (fotografia), Danny Elfman (musiche), Rick Heinrichs (scenografie, premiate con l’Oscar), Colleen Atwood (costumi), Chris Lebenzon (montaggio). Camei di Martin Landau (la prima vittima del cavaliere), Christopher Lee (il giudice) e Lisa Marie, ai tempi compagna del regista (la madre di Crane).
