Regia di Lucio Fulci
con Jennifer O’Neill (Virginia Ducci), Gianni Garko (Francesco Ducci), Marc Porel (Luca Fattori), Evelyn Stewart [Arianna Galli] (Gloria Ducci), Gabriele Farzetti (Emilio Rospini), Jenny Tamburi (Paola), Veronica Michielini (signora Casazza), Loredana Savelli (Giovanna Rospini), Fabrizio Jovine (commissario D’Elia), Luigi Diberti (giudice), Riccardo Parisio Perrotti (avvocato Merli), Bruno Corazzari (lo stalliere).
PAESE: Italia 1977
GENERE: Giallo
DURATA: 95′
Dopo aver accompagnato il marito all’aeroporto, una giovane donna con doti di chiaroveggenza ha una misteriosa visione di morte. Con l’aiuto di un amico parapsicologo mette insieme alcuni pezzi del puzzle e scopre un delitto commesso cinque anni prima, ma il fatto che la visione non rechi la data complica le cose.
Lontanamente ispirato al romanzo Terapia mortale di Vieri Razzini, adattato dal regista con Roberto Gianviti e Dardano Sacchetti che vi hanno innestato echi di Poe e del Dario Argento di Profondo rosso (il mistero nel muro, le visioni, il leitmotif musicale), un giallo di costruzione classica inaspettatamente sobrio e misurato (soprattutto rispetto ai canoni del regista trasteverino), con un’ambientazione efficace e parecchie trovate che non si scordano. Nonostante una certa ridondanza registica (riscontrabile ad esempio nei continui zoom sugli occhi della O’Neill ogni volta che la realtà sembra corrispondere alla sua visione), il film rimane uno dei più accorti ed efficaci di Fulci, un buon giallo parapsicologico solido, intrigante e capace di una più che discreta suspense. Indimenticabile colonna sonora di Fabio Frizzi, Franco Bixio e Vince Tempera (ripresa dal solito Tarantino in Kill Bill volume 2) e ottima fotografia, allucinata e simbolica, di Sergio Salvati. La canzone d’apertura è With you, cantata da Linda Lee (pseudonimo di Rossana Barbieri). La caduta iniziale della madre di Virginia, unico particolare splatter della pellicola, ricorda da vicino quella finale di Non si sevizia un paperino (1972). Titoli anglofoni: Seven Black Notes, Murder to the Tune of the Seven Black Notes.
