…hanno cambiato faccia

Regia di Corrado Farina

con Giuliano Disperati [Esperati] (Alberto Valle), Adolfo Celi (Giovanni Nosferatu), Geraldine Hooper (Corinna), Francesca Modigliani (Laura).

PAESE: Italia 1971
GENERE: Horror satirico
DURATA: 97′

Impiegato di una grossa azienda automobilistica è invitato a trascorrere qualche giorno nella villa in montagna del titolare. Scoprirà che si tratta di un vampiro, intenzionato a promuoverlo a patto che si schieri dalla sua parte…

L’esordio di Farina, scritto con Giulio Berruti, è un raro caso di horror italiano satirico¹, basato sull’idea che i vampiri, al giorno d’oggi, sono diventati potenti industriali che succhiano il sangue dei poveri e degli operai attraverso il capitalismo. L’assunto è interessante e non mancano le belle trovate (le Fiat 500 «da guardia», i jingles pubblicitari onnipresenti, la riunione finale degli industriali), ma nonostante intelligenza di scrittura e ironia il risultato è inferiore alle ambizioni: ritmo blando, musiche ingombranti (anche se anticipano di qualche anno le colonne sonore martellanti dei Goblin), parentesi erotiche datate. La frase che appare prima dei titoli di coda (“il terrore, oggi, si chiama tecnologia”) è una citazione del filosofo Marcuse. Grande Celi. Camei del regista (il dottore dello spot in bianco e nero) e dello sceneggiatore (il prete). La bella fotografia è di Aiace Parolin, le musiche di Amedeo Tommasi. Girato tra Torino e Chieri.

¹Un altro interessante esempio di horror italiano satirico, curiosamente uscito lo stesso anno di …hanno cambiato faccia, è sicuramente Reazione a catena di Mario Bava.
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