Punto di non ritorno

(Event Horizon)

Regia di Paul W.S. Anderson

con Laurence Fishburne (capitano Miller), Sam Neill (dottor Weir), Joely Richardson (Stark), Kathleen Quinlan (Peters), Richard T. Jones (Cooper), Sean Pertwee (Smith), Jason Isaacs (D.J.), Jack Noseworthy (Justin), Holley Chant (Claire).

PAESE: USA 1997
GENERE: Fantascienza
DURATA: 92′

Nel 2047, 7 anni dopo essere scomparsa, l’astronave Event Horizon ricompare dal nulla, integra ma senza equipaggio. La navicella Lewis e Clark parte per raggiungerla e capire cosa sia successo, ma una volta saliti a bordo i membri della spedizione iniziano ad avere strane allucinazioni…

Il terzo film di Anderson, scritto da Philip Eisner, è un horror fantascientifico che parte bene, con una prima parte intrigante e, pur ispirata ad epigoni ben più noti e riusciti (2001: odissea nello spazio, Alien, Solaris, per citarne alcuni), inquietante e coinvolgente, ma finisce in caciara affrontando in maniera superficiale (e non sempre coerente) temi come il viaggio interstellare e gli universi paralleli e rinunciando infine a qualsiasi logica, sia narrativa che scientifica. Le idee non mancano, ma la realizzazione è elementare, e alla fine a farne le spese è la suspense. Un b-movie (nello spirito, non nel budget) che però, col tempo, è diventato un piccolo cult. Flop al botteghino. Le musiche sono di Michael Kamen.

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