Pomodori verdi fritti alla fermata del treno

(Fried Green Tomatoes)

Regia di Jon Avnet

con Kathy Bates (Evelyn Couch), Mary Stuart Masterson (Idgie Threadgoode), Mary-Louise Parker (Ruth Jamison), Jessica Tandy (Ninny Threadgoode), Cicely Tyson (Sipsey), Stan Shaw (Big George), Gailard Sartain (Ed Couch), Chris O’Donnell (Buddy), Nick Searcy (Frank Bennett), Tim Scott (Smokey), Gary Basaraba (Grady), Lois Smith (Mama Threadgoode).

PAESE: USA 1991
GENERE: Drammatico
DURATA: 130′ (136′)

Giorni nostri. Evelyn, scontenta della propria vita coniugale e del proprio aspetto, ritrova fiducia in sè stessa frequentando l’anziana Ninny che le racconta la storia dell’amicizia tra Idgie e Ruth, proprietarie di un piccolo bar nel profondo sud misogino e razzista degli anni trenta e legate da un delitto destinato a restare irrisolto…

Dal romanzo Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop (1987) di Fannie Flagg, che ha anche curato anche la sceneggiatura con Carol Sobieski, un arguto spaccato di vita sudista che si articola su due diversi piani temporali, gli squallidini anni novanta di Evelyn e i poetici (ma assai più violenti ed incerti) anni trenta di Idgie e Ruth, legate da un rapporto d’amicizia pericolosamente (per i tempi) inclinato verso l’amore. Se è vero che il film è furbetto nella ricostruzione d’epoca (soprattutto in merito al rapporto dei bianchi con gli afroamericani), è innegabile che affronti con sincerità e intelligenza i temi cardine del romanzo (oltre a quello del razzismo, c’è anche quello dell’amore omosessuale tra Idgie e Ruth, edulcorato rispetto alla carta ma comunque molto presente e narrato in cadenze spesso poetiche), e che possieda una grazia ed una verve notevoli nell’alternare in maniera armonica e credibile i diversi registri,  da quello sentimentale a quello della commedia, dal melodramma storico al giallo a suspense. Il romanzo era un inno alla libertà di poter essere ciò che si è (libertà purtroppo relativa al periodo in cui si è nati), il film forse non arriva ad essere così universale, così metaforico: eppure è straordinariamente divertente, emozionante, bello da vedere e da sentire grazie anche ad un quartetto di attrici semplicemente perfette, guidate da un 82enne, tenerissima, magnifica Jessica Tandy (fresca di Oscar per A spasso con Daisy).  La versione home video contiene 6′ di scene inedite. Un gioiellino.

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