(Monkey Business)
Regia di Norman Z. McLeod
con Groucho Marx, Harpo Marx, Chico Marx, Zeppo Marx, Rockliffe Fellowes (Joe Helton), Harry Woods (Briggs), Thelma Todd (Lucille), Ruth Hall (Mary Helton), Rolfe Sedan (il barbiere di bordo), Evelyn Pierce (la manicure), Bobby Dunn (un gangster), Sam Marx (un passeggero sul molo).
PAESE: USA 1931
GENERE: Comico
DURATA: 77′
Imbarcatisi clandestinamente su un transatlantico di lusso, i quattro Marx cercano di sfuggire all’autorità che li vorrebbe sbattere nella prigione di bordo. Scesi a terra, saranno protagonisti del salvataggio della figlia di un gangster, rapita da un bruto.
Terzo film dei Marx, il primo basato su un soggetto originale (di Will B. Johnston, S.J. Perelman e Arthur Sheekman) e non su un loro spettacolo teatrale preesistente. Gag a ripetizione inserite in una struttura che diverrà tipica dei capolavori a venire, nella quale la loro comicità sovversiva getta nello scompiglio un ambiente solitamente altolocato e ingessato, in questo caso quello della prima classe di un transatlantico di lusso. Si distingue dai due film precedenti per la costruzione corale, nella quale i tre fratelli (quattro con Zeppo) rivestono la stessa importanza all’interno dell’economia del racconto, senza che nessuno primeggi rispetto agli altri (nemmeno Groucho), e per l’assoluta assenza di scene SENZA la loro presenza: in pratica, tutto il film è costruito su di loro, sulla loro prorompente corporeità da vaudeville e sulla loro irresistibile miscela di comicità verbale (Groucho e Chico) e fisica (Harpo). McLeod, per la prima volta a Hollywood, è bravo a coordinare il molto materiale (e le molte gag) e a valorizzare i tempi comici dei protagonisti. Come sempre, Chico suona il piano e Harpo… l’arpa. Doppiaggio italiano all’altezza dell’originale (e non era facile, considerati i moltissimi giochi di parole della versione originale).
