(Fire in the Sky)
Regia di Robert Lieberman
con D.B. Sweeney (Travis Walton), Robert Patrick (Mike Rogers), Craig Sheffer (Allan Sallis), Peter Berg (David Whitlock), Henry Thomas (Gregory Thomas Hayes), Bradley Gregg (Bobby Cogdill), Noble Willingham (Blake Davis), James Garner (Frank Wattes), Kathleen Wilhoite (Katie Rogers), Georgia Emelin (Dana Rogers).
PAESE: USA 1993
GENERE: Fantascienza
DURATA: 109′
Snowflake, Arizona, 1975. Mentre rincasano dopo una giornata di lavoro, sei taglialegna seguono un forte bagliore nel bosco e si ritrovano davanti un oggetto volante non identificato. Uno di loro, dopo essere stato stordito da un raggio misterioso, svanisce nel nulla. Cinque giorni dopo, mentre la polizia pensa di incriminare gli altri cinque per omicidio, torna. Cosa è accaduto?
Dal libro The Walton Experience (1978) dello stesso Travis Walton, adattato da Tracy Tormé, il resoconto di uno dei più celebri (presunti) casi di abduction, da sempre fonte di dibattito di ufologi e scienziati. Lieberman non cerca chissà quale lettura diversa dal semplice resoconto (anche se tra le righe si scorge, consapevole o meno, una discreta riflessione sulla comunità bisognosa di trovare il mostro), ma come film di genere è sicuramente ben fatto, con una prima parte drammatica intrigante e ben scritta, soprattutto nel disegno dei personaggi e dei loro rapporti, e una seconda in bilico tra il thriller e l’horror fantascientifico imperniata sulla minuziosa ricostruzione del rapimento (davvero terrorizzante) e su un finale elogio all’amicizia come antidoto alle brutture del mondo (dell’universo?). Banale? Forse, ma con uno stile sincero e senza orpelli che ha retto la prova del tempo molto meglio di tanti kolossal fantascientifici di serie A. L’ottima fotografia è di Bill Pope. Il vero Walton appare in un cameo nei panni di un cittadino di Snowflake che interviene all’assemblea della comunità.
