(Auto Focus)
Regia di Paul Schrader
con Greg Kinnear (Bob Crane), Willem Dafoe (John Henry Carpenter), Rita Wilson (Anne Crane), Maria Bello (Patricia Olson), Ron Leibman (Larry), Ed Begley Jr. (Mel Rosen), Kurt Fuller (Werner Klemperer), John Kapelos (Bruno Gerussi).
PAESE: USA 2002
GENERE: Commedia
DURATA: 105′
Una quindicina di anni di vita dell’attore e commentatore radiofonico Bob Crane, dalla ritrovata popolarità con la sitcom Hogan’s Heroes (prodotta dalla CBS dal 1965 al 1971 e arrivata anche in Italia col titolo Gli eroi di Hogan) alla morte per omicidio, avvenuta il 29 giugno 1978. Sospettato ma assolto per insufficienza di prove fu l’amico John Henry Carpenter, esperto di tecnologia video e suo compagno di feste orgiastiche.
Scritto da Michael Gerbosi prendendo spunto dall’articolo Auto Focus: The murder of Bob Crane di Robert Graysmith, è un biopic anomalo perché basato su un personaggio estremamente sgradevole e vacuo, interessante perché rivela quanto il mutamento dei costumi sessuali americani sia dovuto ad una sorta di “democratizzazione” tecnologica: quando videocamere e videoregistratori divennero accessibili a tutti e nacque dunque la pornografia amatoriale, anche il modo di vivere la sessualità cambiò radicalmente. Sesso e spettacolarizzazione sessuale, insomma, andavano già a braccetto. Dopo una prima parte riuscita, con una bella rievocazione storica in stile Altman, il film scivola nell’ultima mezz’ora nella ripetitività, si dilunga, perde mordente. Opera sgradevole ben sorretta da due ottimi attori che non temono di risultare sgradevoli. Musiche a tema di Angelo Badalamenti.
