(The Crow)
Regia di Alex Proyas
con Brandon Lee (Eric Draven), Ernie Hudson (Albrecht), Michael Wincott (Top Dollar), Rochelle Davis (Sarah), Bai Ling (Myca), David Patrick Kelly (T- Bird), Michael Massee (Funboy), Jon Polito (Gideon), Marco Rodríguez (detective Torres), Sofia Shinas (Shelly Webster), Anna Levine (Darla), Tony Todd (Grange), Angel David (Skank), Laurence Mason (Tin Tin).
PAESE: USA 1994
GENERE: Fantastico
DURATA: 102′
In una oscura città senza nome, durante la temibile notte del diavolo, due giovani fidanzati vengono trucidati da una banda di balordi. Un anno dopo, lui torna in vita e, guidato da un corvo, compie la sua vendetta.
Dal fumetto omonimo di James O’Barr, adattato per lo schermo da da David J. Schow e John Shirley, uno dei film più celebri dei primi anni novanta, tristemente noto perchè il protagonista Brandon Lee, figlio di Bruce, morì sul set a causa di un proiettile partito da una pistola che avrebbe dovuto essere caricata a salve. Abbastanza sadico nella rappresentazione della violenza, parecchio anni novanta per come affronta il tema della vendetta e per lo stile dark e rockettaro, rimane un buon film che varrebbe la pena anche se non avesse l’alone del cult maledetto. Proyas si lascia senza dubbio influenzare dal cinema gotico del primo Tim Burton (questa città senza nome pare la Gotham City dei suoi due Batman), ma è originale nel rielaborare, enfatizzandole (come richiesto dal post-modernismo), le caratteristiche e le atmosfere tipiche del noir classico: la notte, la pioggia, il fumo, i miasmi, le strade degradate e la violenza malsana, il tutto portato all’estremo. Una manciata di personaggi ben scritti, un pizzico di romanticismo e il gioco è fatto. Ottima fotografia del grande Dariusz Wolski, martellante colonna sonora di Graeme Revell con brani di Guns’n Roses, Nine Inch Nails, Rage Against The Machine e molti altri. Per riuscire a terminare il film senza Lee la produzione modificò lievemente la sceneggiatura e utilizzò computer grafica e stunt-man, spesso ripresi di spalle e col volto nascosto. Immenso successo di pubblico e diversi seguiti, tutti inferiori al capostipite. Coinvolgente.
