Una cena quasi perfetta

(The Last Supper)

Regia di Stacy Title

con Cameron Diaz (Jude), Bill Paxton (Zack), Jonathan Penner (Marc), Annabeth Gish (Paulie), Ron Eldard (Pete), Ron Perlman (Norman Arbuthnot), Courtney B. Vance (Luke), Nora Dunn (Sceriffo Alice Stanley), Mark Harmon (invitato), Charles Durning (invitato).

PAESE: USA 1995
GENERE: Grottesco
DURATA: 91′

Cinque amici di sinistra ospitano per cena un camionista che ha aiutato uno di loro. Scopertolo razzista, fascista e bigotto, lo uccidono e ne seppelliscono il cadavere nell’orto, a far da concime ai pomodori. Dopo lo spavento iniziale, i cinque ci prendono gusto ed iniziano ad invitare e uccidere tutti coloro che hanno idee diverse dalle loro: almeno fino a quando un governatore estremista e conservatore si dimostra più furbo di loro…

Scritta da Dan Rosen e interpretata da una Cameron Diaz alle prime armi, è una commedia nera, nerissima che vorrebbe essere anche una metafora della societa USA, bigotta e moralista. Ma se l’inizio rispecchia questa ideologia e funziona, man mano che si prosegue nella visione il meccanismo diventa ripetitivo e, cosa più grave, non si capisce dove gli ideatori vogliano andare a parare. In patria è stato criticato per le sue idee di sinistra: in realtà, nel criticare il perbenismo imperante, il film sacrifica la sua materia sull’altare del qualunquismo. Nel finale, fin troppo sottolineato, scopriamo che ognuno ha le sue idee e che certe volte, semplicemente parlando, si possono scoprire cose positive su gente che non si sopporta. Messaggio un po’ banalotto, specialmente per un film che, partito bene, si perde nella mediocrità: vorrebbe essere un film a tesi, in realtà è solo un film dalla morale ambigua. Resta un’ottima prova di attori sorvolata da una regia originale, mentre è poco convincente la fotografia di Paul Cameron. La prima ora non è male, l’idea di partenza è buona – anche se malsviluppata – l’umorismo macabro e cinico è azzeccato. Ma alla fine si ha comunque l’impressione che questo non basti: è meno politicamente scorretto di quanto sembri.

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