(The Visit)
Regia di M. Night Shyamalan
con Olivia DeJonge (Rebecca Jamison), Ed Oxenbould (Tyler Jamison), Deanna Dunagan (La nonna), Peter McRobbie (Il nonno), Kathryn Hahn (Loretta Jamison), Benjamin Kanes (Robert), Celia Keenan-Bolger (Stacey), Samuel Stricklen (Il controllore).
PAESE: USA 2015
GENERE: Horror
DURATA: 94′
I fratelli Rebecca e Tyler Jamison, 15 e 13 anni, decidono di andare a passare una settimana dai nonni materni che non hanno mai conosciuto (e coi quali la madre ha smesso di parlare quindici anni prima). Nonostante i due anziani appaiano da subito gentili e bendisposti, Rebecca e Tyler (che documentano la loro vacanza con una videocamera e una reflex) si accorgono presto che nascondono qualcosa di davvero inquietante.
Sembra che tutti i registi horror, prima o poi, debbano girare un film con lo stile del finto documentario (o, per dirla all’americana, del mockumentary), sdoganato a fine anni novanta dal celeberrimo Blair Witch Project: quello dell’indiano naturalizzato statunitense Shyamalan è uno dei più riusciti, senza dubbio uno dei più inquietanti. Tornato al basso costo, il regista de Il sesto senso gira un horror senza effetti speciali che turba e sconvolge usando esclusivamente lo spazio del fotogramma. Molte trovate, parecchi brividi e la capacità – rara – di giocare in modo originale con le aspettative dello spettatore. La scelta di una giovane protagonista con velleità cinematografiche evita i movimenti a schiaffo tipici dei film girati con la macchina a mano (spesso la camera è posata su qualche mobile o sul cavalletto, evitando così l’effetto nausea), mentre i molti riferimenti alle fiabe e all’immaginario infantile – i fantasmi, la cantina, il forno – ne fanno un horror di formazione con una morale non banale. Qualche inverosimiglianza nel finale, ma che tiro! Memorabili interpretazioni della Dunagan e di McRobbie, ma i ragazzini non sono affatto male.
