Matinee

(Matinee)

Regia di Joe Dante

con John Goodman (Lawraence Woolsey), Cathy Moriarty (Ruth Corday/Carole), Simon Fenton (Gene Loomis), Omri Katz (Stan), Lisa Jakub (Sandra), Kellie Martin (Sherry), Jesse Lee Soffer (Dennis Loomis), Lucinda Jenney (Anne Loomis), James Villemaire (Harvey Starkweather), Robert Picardo (Howard, il direttore del locale), Jesse White (Mr. Spector), Dick Miller (Herb Denning), John Sayles (Bob).

PAESE: USA 1993
GENERE: Commedia
DURATA: 99’

Key West, Florida. Durante la crisi dei missili di Cuba (1962) arriva in città il produttore-regista di horror di serie B Larry Woolsey, desideroso di presentare il suo nuovo film Mant (storia di un uomo che, vittima delle radiazioni, si trasforma in una formica gigante). La sera della prima ne succedono di tutti i colori, ma la pellicola sarà un successo.

Scritto da Charles S. Haas, film di Dante è tante cose: in primis, è un divertente (e divertito) omaggio alla fantascienza degli anni ’50 e ’60, quella con gli insetti giganti che esorcizzava la paura dell’atomica e del nucleare in generale; è un atto d’amore verso lo spirito artigianale di quel cinema, ormai sommerso dalla smania di effetti speciali sempre più computerizzati; è una riflessione sul perbenismo della società USA che attacca per partito preso ciò che non capisce; è un apologo sul valore del cinema horror come momento di svago rispetto all’orrore della realtà (in questo caso il rischio di una terza guerra mondiale). Altro tema tipico del cinema di Dante: il bisogno di continuare a guardare il mondo con gli occhi di un ragazzino. Spiritoso, intelligente, anche molto divertente. Memorabili Goodman e la Moriarty. Una giovane Naomi Watts compare fugacemente nel film “del carrello della spesa”. In Mant – il film presentato da Woolsey – sfilano una serie di vecchie glorie della sci-fi anni sessanta: William Schallert, Robert Cornthwaite e Kevin McCarthy (indimenticato protagonista de L’invasione degli ultracorpi). I matinee erano spettacoli che si svolgevano al mattino o al pomeriggio. La figura di Woolsey è ispirata a William Castle, regista di B movie degli anni sessanta.

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