(Trouble with the Curve)
Regia di Robert Lorenz
con Clint Eastwood (Gus), Amy Adams (Mickey), Justin Timberlake (Johnny Flanagan), John Goodman (Pete Klein), Matthew Lillard (Philip Sanderson), Robert Patrick (Vince), Bob Gunton (Watson), Scott Eastwood (Billy Clark), Matt Bush (Danny), Ed Lauter (Max).
PAESE: USA 2012
GENERE: Drammatico
DURATA: 111′
Osservatore da una vita per la squadra di Major League degli Atlanta Braves, Gus Lobel viene incaricato di seguire una giovane promessa per capire se è pronta ad entrare in prima squadra. Tuttavia, segnato da un principio di glaucoma, si accorge di vedere poco e male ed è costretto ad accettare l’aiuto della figlia avvocato, con la quale non hai mai avuto un rapporto…
Esordio registico di Lorenz, per molti anni produttore e collaboratore di Eastwood, che torna a recitare per riconoscenza nonostante il ritiro (aveva detto che il suo ultimo film da attore sarebbe stato Gran Torino, del 2008, mentre l’ultimo film altrui in cui aveva recitato è nientemeno che Nel centro del mirino, del 1993). Il film è bello da vedere grazie alla presenza di alcuni collaboratori storici di Eastwood (Tom Stern alla fotografia, Joel Cox al montaggio) e ad Eastwood stesso che si diverte a rifare per la centesima volta il personaggio del burbero arrogante che cela un cuore d’oro, ma il risultato finale è alquanto deludente. Colpa della sceneggiatura di Randy Brown, che impila senza vergogna TUTTI gli stereotipi del melodramma sportivo familistico made in USA e non riesce a percepire una sola idea originale o comunque non telefonata. L’ultima mezz’ora, in cui tutto va miracolosamente a posto, i buoni vincono, i cattivi perdono, l’amore trionfa, è imbarazzante per come ignora il senso del ridicolo. E all’ennesima scena da telenovela (con tanto di musica pop a sottolineare il sentimento) sembra di stare dentro Dawson’s Creek. Aiuto.
