(The Invisible Man)
Regia di James Whale
con Claude Rains (Jack Griffin, l’uomo invisibile), Gloria Stuart (Flora Canley), William Harrigan (dottor Arthur Kemp), Henry Travers (dottor Canley), Una O’Connor (Jenny Hall), Forrester Harvey (Herbert Hall), Holmes Herbert (capo della polizia).
PAESE: USA 1933
GENERE: Horror
DURATA: 71′
Diventato invisibile a causa di un esperimento finito male, lo scienziato Jack Griffin cerca disperatamente di tornare “normale”. Quando si rende conto di ciò che può fare grazie alla sua nuova condizione, scivola nella megalomania e si macchia di orribili delitti.
Dopo il grande successo di Frankenstein, Dracula e La mummia (1932), la Universal continua il suo ciclo di “mostri” adattando il romanzo omonimo (1897) di H.G. Wells. Il produttore Carl Laemmle Jr. richiama non a caso Whale, già regista di Frankenstein: anche qui, al centro della storia c’è un uomo che sfrutta il potere della scienza per competere con dio. Dopo un prologo intrigante, girato benissimo, il film vira inaspettatamente verso la commedia (gli screzi tra Griffin e i locandieri, la sua fuga nel paesino), si tramuta in un noir di inseguimento e, infine, approda a un epilogo cupo e senza speranza. Straordinari effetti speciali di John P. Fulton, rimasti insuperati per molti anni. Ottima prova “nascosta” del semi esordiente Rains (il suo volto si vede fugacemente solo nel finale), fortemente voluto da Whale per la sua voce cavernosa. La protagonista femminile, Gloria Stuart, sarà l’anziana Rose in Titanic di James Cameron (ben 64 anni dopo questo film). Come sempre nelle pellicole del regista i movimenti di macchina appaiono modernissimi, da scuola del cinema. E come sempre non manca una massiccia dose di ironia. Sceneggiatura di R.C. Sherriff, fotografia di Arthur Edeson e John J. Mescall.
