Tenet

(Tenet)

Regia di Christopher Nolan

con John David Washington (l’agente), Robert Pattinson (Neil), Elizabeth Debicki (Kat Sator), Kenneth Branagh (Andrei Sator), Dimple Kapadia (Priya Singh), Michael Caine (Sir Michael Crosby), Martin Donovan (Victor), Clémence Poésy (Laura), Aaron Taylor-Johnson (Ives), Fiona Dourif (Wheeler), Himesh Patel (Mahir).

PAESE: USA, Gran Bretagna 2020
GENERE: Fantascienza
DURATA: 150′

Unico sopravvissuto della sua squadra, caduta in missione durante un recupero all’opera di Kiev, un agente senza nome viene reclutato da Tenet, misteriosa organizzazione che ha scoperto l’esistenza di oggetti con entropia invertita, ovvero capaci di percorrere il tempo al rovescio. Le sue indagini lo portano al trafficante d’armi Sator, tra i primi ad aver compreso il potere dell’inversione e deciso a servirsene per i suoi loschi scopi…

Undicesimo film di Nolan, da sempre ossessionato dal concetto di tempo e dalla sua rappresentazione cinematografica. La struttura di Tenet è quella dei più classici film di spionaggio, alla quale il regista inglese sovrappone però la sua idea di cinema fatta di scarti, paradossi, balzi avanti e indietro nel tempo. All’uscita del film molti si sono lamentati sostenendo che, per comprenderlo, servirebbe una laurea in fisica teorica, ma in realtà una volta dato per buono il concetto di partenza (alcuni oggetti si muovono nella medesima realtà seguendo il tempo come lo conosciamo, altri al rovescio) la trama non è poi così complicata, anzi: se si escludono le (gustose) trovate legate all’inversione temporale (ma chi conosce a menadito Ritorno al futuro non ci metterà molto a capire cosa sta osservando), che rendono anche il film una sorta di palindromo (il secondo atto ripercorre il primo, spiegandolo), l’intreccio risulta infine abbastanza prevedibile, con un eroe abituato a sacrificare tutto in nome della missione che, per la prima volta, antepone i sentimenti all’amor di patria (riuscendo comunque a salvare entrambi) e un cattivo affascinante con gli scopi di un cattivo qualunque, il tutto raccontato in maniera tutto sommato molto hollywoodiana (con tanto di salvataggio all’ultimo minuto) e con una fascinazione per le scene di guerriglia che, pur realizzate benissimo, finiscono col diventare ridondanti (sarà che siamo ancora affezionati allo scontro “proletario”, a suon di pugni, tra Batman e Bane, poliziotti e terroristi, nel finale della trilogia sul cavaliere oscuro).

Rimane, comunque, uno riuscito mix di cinema d’autore e cinema d’intrattenimento popolare, un’esperienza sensoriale potente e coinvolgente ottenuta utilizzando il meno possibile il digitale per concentrarsi su effetti meccanici (ebbene sì: la scena del Boeing è stata realizzata davvero) e procedimenti vecchi come il cinema (come l’inversione della pellicola). Scelte onorevoli, che nel bene e nel male fanno di Nolan uno dei pochi autori di blockbuster che ancora rifiuta i compromessi di certe logiche di mercato (il 3D continua a non interessarlo minimamente) e crede fermamente nel potere emozionale dell’immagine filmica ottenuta “sul campo”. Film ambizioso, talvolta geniale, ma anche irrimediabilmente freddo (psicologie e motivazioni dei personaggi sono quasi sempre lasciate in disparte per concentrarsi sull’azione). Ottima fotografia del solito Hoyte van Hoytema (che gira su pellicola IMAX e 70mm) e funzionali ma non trascendentali musiche di Ludwig Goransson, che sostituisce il fidato Hans Zimmer impegnato alla lavorazione di Dune. Bella prova di Washington, ma Pattinson gli ruba spesso la scena, anche perché il bel personaggio è il suo. Girato in Danimarca (suggestive le sequenze riprese nel parco eolico offshore di Rodsand), Estonia, India, Italia, Norvegia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Budget: 205 milioni di dollari. Il titolo è un riferimento al cosiddetto Quadrato del Sator, enigmatica iscrizione palindroma presente su molte epigrafi e molti graffiti latine (SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS). Nonostante la chiusura dei cinema causata dalla pandemia di Covid-19 Nolan tentò comunque di far uscire il film alla data prefissata, il 17 luglio, ma fu costretto a una serie di rinvii che portarono fino al 3 settembre (26 agosto in Italia).

Questa voce è stata pubblicata in 2000 - oggi, Genere Fantascienza e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *