Susanna!

(Bringing up Baby)

Regia di Howard Hawks

con Katharine Hepburn (Susan Vance), Cary Grant (David Huxley), May Robson (zia Elizabeth Carlton-Random), Charles Ruggles (maggiore Horace Applegate), Walter Catlett (agente Slocum), Barry Fitzgerald (Aloysius Gogarty), Fritz Feld (dottor Fritz Lehman), Virginia Walker (Alice Swallow), George Irving (dottor Alexander Peabody), Leona Roberts (Hannah Gogarty).

PAESE: USA 1938
GENERE: Commedia
DURATA: 102′

Alla vigilia delle nozze, un paleontologo ha un incontro fortuito con un’ereditiera pazzerella che in poco più di 36 ore gli scombussola la vita.

Da un racconto di Hagar Wilde pubblicato su Collier’s nel 1937 e adattato da Dudley Nichols, una screwball comedy – anche se forse sarebbe il caso di dire LA screwball comedy – folle e irresistibile in cui Hawks ribalta molti stereotipi del cinema classico, a partire da quello dell’uomo forte e deciso che fa di tutto per “prendersi” la donna dei suoi sogni. In Susanna! è tutto al contrario: è la donna quella forte e combattiva, mentre l’uomo, passivo e anche un po’ stupidotto, diventa un semplice oggetto del desiderio da ottenere a qualsiasi costo. Nonostante lo stesso Hawks non lo considerasse perfetto (sosteneva che i personaggi fossero tutti un po’ troppo stupidi), il film si mostra avanti coi tempi in tutto e per tutto: nei dialoghi (irresistibili), nelle moltissime allusioni sessuali, nelle parentesi pruriginose (indimenticabile quella del vestito strappato della Hepburn), nella struttura narrativa in cui il crescendo comico (e catastrofico) si sposa ad una costruzione drammaturgica impeccabile, in cui la logica della concatenazione delle gag raggiunge una perfezione vista raramente. È anche il primo film in cui un personaggio usa la parola gay per indicare l’orientamento sessuale (la scena di Grant in négligé), nella versione italiana tradotta come pazzo (sic). Non ci si spiega, a rivederlo oggi, come potè sottrarsi alle cesoie del codice Hays. Delizioso duetto tra la Hepburn e Grant, bella fotografia di Russell Metty e azzeccati costumi di Howard Greer. Il Baby cui allude il titlolo è un cucciolo… di leopardo. A differenza della maggior parte dei film di Hawks, fu un flop al botteghino. Nel 1978 venne ridoppiato per la TV italiana con le voci di Maria Pia di Meo (al posto di Lia Orlandini) e Cesare Barbetti (al posto di Augusto Marcacci). Ne esiste anche una perdibile versione colorizzata, disponibile nella versione DVD della Elleu, che però contiene anche il bel documentario Howard Hawks – American Artist. Da vedere e rivedere.

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