Zombieland – Doppio colpo

(Zombieland: Double Tap)

Regia di Ruben Fleischer

con Woody Harrelson (Tallahassee), Jesse Eisenberg (Columbus), Emma Stone (Wichita), Abigail Breslin (Little Rock), Rosario Dawson (Nevada), Zoey Deutch (Madison), Avan Jogia (Brekeley), Luke Wilson (Albuquerque), Thomas Middleditch (Flagstaff), Bill Murray (se stesso).

PAESE: USA 2019
GENERE: Horror
DURATA: 99′

Dopo un breve soggiorno alla Casa Bianca, Columbus, Tallahassee e Wichita partono alla ricerca di Little Rock, fuggita per amore con un hippy di Berkeley. Al trio si unisce la bionda svampita Madison, sopravvissuta per anni nella cella frigorifera di un supermercato…

Seguito di Benvenuti a Zombieland, che da noi giunse direttamente in home video ma divenne in un decennio un vero e proprio cult. Squadra che vince non si cambia, e dunque tornano lo stesso quartetto di attori protagonisti, lo stesso regista e gli stessi sceneggiatori (Rhett Reese e Paul Wernick, nel frattempo divenuti celebri grazie agli script dei due fortunati capitoli di Deadpoolcui si aggiunge David Callaham – autore de I mercenari con Stallone). Anche la formula rimane la stessa: molta ironia, dialoghi da screwball comedy e una buona dose di splatter che non guasta mai. In questi dieci anni i tempi (e l’umorismo) sono cambiati, ma invece che adeguarsi alle mode questo Zombieland: Double Tap rimane orgogliosamente fedele a sè stesso, prendendosi spesso in giro (a un certo punto un personaggio dice “ehi, questa è una battuta da 2009!”) e dimostrando che la sua comicità è ancora fresca e genuina, soprattutto se paragonata a quella di molte commedie horror coeve. Non c’è una vera e propria trama e non mancano le cadute di stile (imperdonabile la parentesi italiana, che pare uscita da un cinepanettone – ma uno di quelli brutti brutti), ma nel complesso anche questo secondo capitolo è divertente e scattante, ben scritto e ben girato (memorabile la rissa in piano sequenza, anche se palesemente ritoccata in digitale). Ben utilizzati i personaggi vecchi, azzeccati i nuovi (soprattutto quelli femminili) e godobili i tanti rimandi al mito di Elvis, maestro di vita di Tallahassee. Mi raccomando, non perdete i titoli di coda: anche se è morto nel primo capitolo, appare LUI.

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