Halloween – The Beginning

(Halloween²)

Regia di Rob Zombie

con Malcolm McDowell (Dottor Samuel Loomis), Sheri Moon Zombie (Deborah Myers), Tyler Mane (Michael Myers), Scout Taylor-Compton (Laurie Strode), Brad Dourif (Sceriffo Leigh Brackett), Danielle Harris (Annie Brackett), Kristina Klebe (Lynda Van der Klok), Dee-Wallace Stone (Cynthia Strode), William Forsythe (Ronnie White), Daeg Faerch (Michael a 10 anni).

PAESE: USA 2007
GENERE: Horror
DURATA: 105′

Michael Myers è un bambino biondo leggermente sovrappeso che vive una situazione familiare di raro disagio e soffre di disturbi psichiatrici. La notte di Halloween stermina tutta la famiglia ad eccezione della madre e della sorellina neonata. Quindici anni dopo è un uomo gigantesco, internato in un ospedale/carcere dal quale evade, assetato di sangue e determinato a trovare la sorella…

Terzo film del metallaro Rob Zombie dopo il grande successo del dittico La casa dei 1000 corpi/La casa del diavolo. Comincia come un prequel di Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter, ne diventa un fedele remake e finisce riproponendo l’idea – introdotta nel secondo capitolo della saga – che Laurie sia la sorella minore del babau Michael. La parte migliore è probabilmente la prima: Zombie, anche sceneggiatore, concepisce per Michael un background di raro disagio sociale e sa essere disturbante e maledetto al punto giusto. Psicologia spicciola e riflessioni antropologiche un tanto al chilo, ma almeno prova a battere strade inconsuete. Quando si passa al remake, o reboot che dir si voglia, tutto diventa già visto, prevedibile, e nonostante qualche idea azzeccata (le maschere di Michael non sono mai state così inquietanti), terribilmente noioso. Nel 1978 Carpenter era stato costretto dal basso budget a fare di necessità virtù: non potendo contare sugli effetti speciali e sui trucchi, ottenne lo spavento esclusivamente attraverso la regia (cosa che, a posteriori, gli permise di girare uno degli horror più apprezzati e studiati della storia del cinema); Zombie, dall’alto dei 20 milioni di dollari forniti dalla Dimension Films, si fa prendere la mano con inutili effettacci splatter, montaggio frenetico, sound-editing frastornante. L’effetto è sicuramente in linea con l’horror odierno, ma quanto a originalità stiamo a zero. McDowell ce la mette tutta per dare spessore al suo personaggio, mentre la Taylor-Compton nel ruolo che fu di Jamie Lee Curtis è così poco simpatica che quasi si patteggia per il mostro. Solita parata di vecchie glorie dell’horror di serie B, da Udo Kier a Danny Trejo, da Ken Foree (protagonista di Zombi di Romero) a Sid Haig.

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