(Finding Nemo)
Regia di Andrew Stanton [e Lee Unkrich]
PAESE: USA 2003
GENERE: Animazione
DURATA: 94′
Marlin e Nemo, padre e figlio, sono due pesci pagliaccio che vivono in un anemone. Quando il secondo viene “rapito” da un sub, il primo attraversa l’oceano per recuperarlo. Dopo una serie infinita di incontri belli (la tartaruga centenaria Scorza, la pesciolina smemorata Dory) e brutti (il temibile squalo Bruto, un banco di meduse urticanti) Marlin riesce ad arrivare a Sydney, dove Nemo è stato portato nell’acquario di un dentista e rischia una bruttissima fine…
Quinto film della Pixar, scritto da Stanton (già co-regista di A bug’s life) con Bob Peterson e David Reynolds. Parte con un topos tipicamente disneyano – quello della perdita di un genitore – ma diventa qualcosa di diverso, una sorta di romanzo di formazione a ruoli scambiati: il piccolo Nemo impara molto dalla sua avventura, ma il vero soggetto della formazione è l’adulto Marlin, che dovrà superare il trauma della morte della moglie e imparare che voler bene a un figlio significa anche lasciarlo libero di andare. E infatti, oltre che per le battute memorabili, per le impagabili gag comiche e per la straordinaria galleria di personaggi, Nemo si fa apprezzare per come riflette sul concetto di genitorialità, mai come oggi oggetto di discussione e dibattito. Molte – e decisamente riuscite – anche le riflessioni sulla superbia umana rispetto alle altre forme di vita (il dentista è convinto di aver salvato Nemo, non di averlo rapito). Senza dimenticare che la qualità dell’animazione raggiunge livelli vertiginosi (basti vedere con che realismo rappresenta l’acqua, uno degli elementi più difficili da creare con la CG). Voci italiane di Luca Zingaretti (Marlin, Albert Brooks in originale), Carla Signoris (Dory, Ellen DeGeneres), Alex Polidori (Nemo, Alexander Gould), Angelo Nicotra (Branchia, Willem Dafoe). Oscar 2004 per il miglior film d’animazione. Un seguito/spin-off nel 2016, sempre con la regia di Stanton.
