(Murder on the Orient Express²)
Regia di Kenneth Branagh
con Kenneth Branagh (Hercules Poirot), Tom Bateman (Bouc), Penelope Cruz (Pilar Estravados), Willem Dafoe (Hardman), Judi Dench (Natalia Dragomiroff), Johnny Depp (Ratchett), Josh Gad (MacQueen), Derek Jacobi (Masterman), Leslie Odom Jr. (Arbuthnot), Michelle Pfeiffer (Caroline Hubbard), Daisy Ridley (Mary Debenham).
PAESE: USA 2017
GENERE: Giallo
DURATA: 114′
1934. Sul famoso treno Orient Express, bloccato da una valanga, un losco uomo d’affari viene trovato morto. L’investigatore Hercules Poirot, a bordo per riposarsi, è costretto suo malgrado ad indagare. Scoprirà che ben più d’un passeggero ha qualcosa da nascondere…
Adattata da Michael Green, è la seconda trasposizione cinematografica del celebre romanzo omonimo di Agatha Christie dopo quella del 1974 di Sidney Lumet, con la quale condivide l’alto budget e il cast stellare. Girato in formato 70 mm Panavision (lo stesso di The Hateful Eight di Quentin Tarantino), è un giallo sontuoso e ben fatto in cui Branagh regista si diverte a giocare col cinema inanellando uno dietro l’altro godibili virtuosismi (memorabile l’accesso al treno di Poirot, girato tutto in piano sequenza) e pittoresche citazioni (notevole quella dell’Ultima Cena di Leonardo). A livello fisico il suo Poirot è il meno somigliante a quello descritto dalla Christie, ma in quanto a classe non è secondo a nessuno dei suoi predecessori, nemmeno a quello di Ustinov. A differenza della riduzione del 1974, che si concludeva con un discutibile elogio alle legge del taglione, qui ci si interroga con maggiore lucidità sul confronto bene/male e sulla tormentata scelta finale di Poirot. Un unico rimpianto: le immagini all’esterno – comprese quelle del treno – sono tutte digitali.
