La felicità è un sistema complesso

Regia di Gianni Zanasi

con Valerio Mastandrea (Enrico Giusti), Hadas Yaron (Achinoam), Giuseppe Battiston (Carlo Bernini), Filippo De Carli (Filippo Lievi), Camilla Martini (Camilla), Maurizio Donadoni (zio Umberto), Teco Celio (padre di Carlo Bernini), Daniele De Angelis (Nicola Giusti), Maurizio Lastrico (Ivano).

PAESE: Italia 2015
GENERE: Commedia drammatica
DURATA: 117′

Il lavoro di Enrico Giusti consiste nel convincere giovani imprenditori disinteressati alle sorti delle loro aziende a vendere. Due incontri inaspettati – la ex fidanzata israeliana del fratello e una coppia di giovanissimi fratelli orfani che dovrebbe “fregare” – lo portano a rivedere la natura del suo lavoro.

Scritto con Lorenzo Favella e Michele Pellegrini, è l’atteso ritorno al cinema del bravo Zanasi ben sette anni dopo il pregevolissimo Non pensarci, interpretato dai medesimi Mastandrea e Battiston. Il risultato è meno felice: tra i pochi registi italiani a credere ancora nel potere delle immagini (si veda il lungo passo inerente alla morte dei Lievi), Zanasi alterna trovate visive ottime (il piano sequenza iniziale, il “volo” sul letto) ad altre o poco cinematografiche o quantomeno discutibili (i passi al ralenti girati con stile da videoclip), e nonostante le buone intenzioni non riesce a rendere interessanti i personaggi e coinvolgenti le loro avventure. La “conversione” di Enrico è raccontata in maniera non banale, ma il film lascia poco. Bravissima la Yaron, di una naturalezza rara. Girato a Trento, Riva del Garda, in Valsugana e in Toscana. In colonna sonora si fa notare la canzonetta Torta di noi di Niccolò Contessa.

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