(The People vs. Larry Flint)
Regia di Miloš Forman
con Woody Harrelson (Larry Flynt), Courtney Love (Althea Leasure), Edward Norton (Alan Isaacman), Brett Harrelson (Jimmy Flynt), Donna Hanover (Ruth Carter Stapleton), James Cromwell (Charles Keating), Crispin Glover (Arlo), Vincent Schiavelli (Chester), Miles Chapin (Miles), Richard Paul (Jerry Falwell), Jan Triska (L’attentatore).
PAESE: USA 1996
GENERE: Biografico
DURATA: 129’
Inarrestabile ascesa di Larry Flynt, fondatore della prima rivista apertamente pornografica americana (Hustler). Dall’attentato che lo costrinse su una sedia a rotelle alle aspre battaglie giudiziarie, culminate con una storica sentenza della Corte Suprema che sancì che il cattivo gusto non può essere un qualcosa che riguarda la legge.
Scritto da Scott Alexander e Larry Karaszewski (Ed Wood) e prodotto da Oliver Stone (che inizialmente avrebbe anche dovuto dirigerlo), è un divertente e riuscito biopic in cui il racconto della folle storia di Flynt serve a Forman per mettere alla berlina il perbenismo della società USA e pennellare un inno alla libertà di espressione e di stampa. Il film è sicuramente furbo nell’omettere alcuni eventi della vita di Flynt o spiacevoli (come le accuse di misoginia, peraltro non così infondate) o poco funzionali a livello di racconto hollywoodiano (come le tre donne sposate PRIMA di Althea), ed è forse ambiguo nell’irridere la società americana raccontando la storia di un uomo per cui il sogno americano ha funzionato alla perfezione (Flynt si è fatto da solo, ed è diventato miliardario lavorando sodo); ma lo spettacolo è garantito grazie alla sagacia di scrittura, alla regia precisa di Forman (abile soprattutto nelle scene in tribunale, e nel parlare di sesso senza mai mostrarlo) e alla grande interpretazione di Harrelson, ben sostenuto da una schiera di ottimi comprimari. Il primo giudice ad apparire nel film, quello più antipatico, è interpretato dal vero Larry Flynt. Film divertente, sincero, intelligente, persino commovente. Da vedere.
