Spider-Man 2

(Spider-Man 2)Locandina

Regia di Sam Raimi

con Tobey Maguire (Peter Parker/ Spider-Man), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson), James Franco (Harry Osborn), Alfred Molina (Dottor Otto Octavius/ Dottor Octopus), Rosemary Harris (zia May Parker), J. K. Simmons (J. Jonah Jameson), Bruce Campbell (la maschera del teatro), Cliff Robertson (zio Ben Parker), Willem Dafoe (Norman Osborne), Donna Murphy (Rosy Octavius), Dylan Baker (Dottor Curt Connors).

PAESE: USA 2004
GENERE: Fantastico
DURATA: 122’

Stanco di tutti i problemi dettati dall’essere un supereroe, Peter Parker butta il costume di Spider-Man nell’immondizia e comincia una nuova vita. Quando però il fisico nucleare Ottavius, divenuto il temibile Doctor Octopus, rapisce l’ambita Mary Jane e minaccia di radere al suolo New York, al giovane non rimane che riprendere il suo costume per tornare a combattere…

Secondo, atteso capitolo della saga del supereroe di punta di casa Marvel, ancora prodotto dalla Columbia e diretto da Raimi. La formula è la stessa del capostipite, ma questo seguito gli è superiore per diverse ragioni: maggior armonia tra le parti (azione, vita privata del supereroe, storia d’amore), dialoghi scoppiettanti e gag assai divertenti, ben più di una trovata azzeccata in sceneggiatura – strepitosa la sequenza del treno, in cui la gente difende il suo beniamino Spider-Man – un cattivo di levatura shakespeariana molto più affascinante del Goblin di Dafoe. Il messaggio resta lo stesso del primo (“da grandi poteri derivano grandi responsabilità”), ma Raimi – e il suo sceneggiatore “veterano” Alvin Sargent – calcano sul piede dell’ironia, centrando anche parecchie pennellate satiriche sui media, la politica, la demagogia post 11 settembre. Nonostante si tratti di una riduzione da fumetto, non c’è un solo personaggio psicologicamente sfocato, e ogni singola caratterizzazione è approfondita nella sua unicità fatta di luci come di ombre. Ritmo, tensione, (molte) risa, citazioni e autocitazioni a palate (la scena con Octavius all’ospedale è un esplicito omaggio a La casa dello stesso Raimi): questo secondo capitolo è riuscito da qualsiasi parte lo si guardi. Gli stereotipi hollywoodiani ci sono tutti, ma il regista li rilegge in modo beffardo e spesso irresistibile. Effetti speciali mirabolanti, giustamente premiati con l’Oscar, e un gruppo di attori affiatati e molto, molto bravi. Musiche – un po’ troppo simili a quelle dei Batman di Tim Burton – di Danny Elfman. Bellissimi i titoli di testa su cui scorre, disegnato, il riassunto del primo film. L’attore feticcio Bruce Campbell interpreta questa volta l’odiosa maschera del cinema che vieta a Peter l’ingresso a spettacolo iniziato, mentre il regista John Landis appare nel ruolo di un medico. Raimi non si prende troppo sul serio, e il film funziona: è uno dei suoi prodotti migliori, nonché uno dei film di supereroi migliori di sempre. Il grande successo ha garantito anche la realizzazione di un terzo capitolo. Da vedere.

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