E. T. l’extraterrestre

(E. T. the Extra- Terrestrial)

Regia di Steven Spielberg

con Henry Thomas (Elliott), Dee Wallace (Mary), Robert McNaughton (Michael), Drew Barrymore (Gertie), Peter Coyote (Keys), Erika Eleniak (La compagna di classe di Elliott), C. [Christopher] Thomas Howell (Tyler), Sean Fyre (Steve), K. C. Martel (Greg), Richard Swingler (L’insegnante di scienze).

PAESE: USA 1982
GENERE: Fantascienza
DURATA: 115’ (120’)

Incontro tra un ragazzino senza papà e un alieno buono dimenticato sulla Terra dai suoi compagni di viaggio. Diventano amici, ma prima o poi l’extraterrestre dovrà tornare nel suo mondo, anche perché gli umani lo vogliono studiare scientificamente e portarlo via…

Tra i successi di pubblico più vasti della storia del cinema, cult per ben più di una generazione, l’ottavo film di Spielberg – scritto da Melissa Mathison – è una divertente pellicola per famiglie col vestito del film di fantascienza e il corpo della fiaba. Intriso di forti suggestioni autobiografiche (da bambino Spielberg si era inventato un amico alieno per sopperire alla mancanza di suo padre) e spirituali (l’extraterrestre viene dal cielo e ha il potere di curare, di “fare miracoli”, mentre la locandina è un esplicito omaggio alla creazione di Adamo di Michaelangelo) è un bel film sull’amicizia con messaggio incorporato: solo chi guarda il mondo con gli occhi di un bambino (quindi con gli occhi della purezza e della fantasia) è in grado di accettare e capire il diverso. La scelta di non inquadrare i volti dei grandi nella prima ora di film, omaggio ai cartoni animati di Tex Avery, sottolinea anche visivamente il distacco concettuale tra bambini e adulti: i primi, sognando, non perdono la loro individualità; i secondi, uniformati e incapaci di credere nella fantasia, sono oramai tutti uguali nel loro squallore. Spielberg gira il film “ad altezza di bambino”, riprendendo quel gusto dell’immagine onirica e ovattata che aveva fatto la fortuna di Incontri ravvicinati del terzo tipo e rendendolo, se possibile, ancor più accentuato e favolistico. La fama del film è dovuta senza dubbio all’alienino dagli occhi umani ideato e “costruito” dal nostro Carlo Rambaldi: brutto ma tenero, strambo ma simpatico, E. T. entrò subito nell’immaginario collettivo e garantì al film un successo planetario che dura ancora oggi (“telefono…casa”). Calcolatissimo nella sua miscela di umorismo e buoni sentimenti, paura e divertimento, melenso e sdolcinato all’inverosimile – “un’orgia di carineria” (Morandini) – è tuttavia un caposaldo del cinema spielberghiano, un piccolo gioiellino fantastico che emoziona ancora dopo parecchie visioni.

Oltre al citato Rambaldi, Spielberg si avvale di una serie di collaboratori di prim’ordine: Dennis Muren (effetti speciali), Allen Daviau (fotografia), Carol Littleton (montaggio), John Williams (musiche), e un bel trio di attori bambini diretti in modo impeccabile.  Non è il miglior film di Spielberg, ma l’universalità della storiella che narra ha colpito il pubblico di tutte le età: se Incontri era il film di un sognatore per sognatori, E. T. è il film di un eterno bambino per bambini di tutte le età. Nel 2002, in occasione del ventennale, Spielberg ha editato una nuova versione del film, per la verità abbastanza discutibile: gli effetti speciali sono tutti digitalizzati e perdono la magia artigianale di un tempo, dai dialoghi scompare misteriosamente la parola “terrorista” e nelle fondine degli inseguitori le pistole sono sostituite da innocui walkie talkie. La sequenza del bagno, non inserita nell’originale, è divertente e coerente con la trama del film, ma mette tristezza vedere che pure il dentifricio è fatto in computer grafica. Impareggiabile il passo in cui E. T., ad Halloween, vede un bambino vestito da Yoda (direttamente da Guerre stellari) e lo insegue perché gli sembra un suo simile. La celeberrima “volata” davanti alla luna è divenuta il simbolo della Amblin di Spielberg.

Voto

Condividi su
Questa voce è stata pubblicata in 2000 - oggi, Genere Fantascienza e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *