Iron Man

(Iron Man)

Regia di Jon Favreau

con Robert Downey Jr. (Tony Stark/ Iron Man), Terrence Howard (Jim “Rhodey” Rhodes), Jeff Bridges (Obadiah Stane), Gwyneth Paltrow (Virginia “Pepper” Potts), Shaun Toub (Yinsen), Faran Tahir (Raza), Sayed Badreyaaa (Abu Bakaar), Leslie Bibb (Christine Everhart), Clark Gregg (Phil Coulson), Jon Favreau (Harold “Happy” Hogan).

PAESE: USA 2008
GENERE: Azione
DURATA: 126’

Tony Stark, genio, donnaiolo, viziato, magnate americano della produzione di armi, viene rapito in Afghanistan. Fuggito grazie all’ausilio di un’armatura di fortuna, torna in patria scombussolato e decide di smettere di produrre strumenti di morte. La sua svolta “pacifista” piace alla segretaria tuttofare Pepper Potts, ma non al padre putativo ed amministratore delegato Obadiah Stane, che tenta addirittura di rubargli la tecnologia che gli consentì la fuga…

Primo film – dopo una serie a cartoni animati – sull’eroe “di ferro” Marvel creato nel 1963 da Stan Lee e Larry Lieber (con disegni di Don Heck e Jack Kirby). La sceneggiatura di Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum e Matt Holloway attualizza le origini del supereroe, spostandole dal Vietnam alla guerra in Afghanistan, e di conseguenza caricandole di un forte messaggio politico (ovvero: gli americani muoiono in guerra uccisi da armi americane vendute ai nemici) che non ci si aspetterebbe. Anche se, non è difficile accorgersene, il punto di vista rimane molto americano, come se gli USA fossero l’unico mondo possibile nonostante le ombre che li accompagnano. La vera forza dello script sta nella massiccia dose di ironia che lo travolge, nei dialoghi frizzanti da commedia sofisticata (specie nella prima parte) e nelle trovate divertenti (da antologia le prove di Stark col suo costume). La prima parte è quella che funziona meglio: è spassosa, coinvolgente, originale. La seconda diventa convenzionale quando si affida ad un’azione banalmente hollywoodiana. Ma, attenzione, non si deve confondere lo stile di Favreau con quello di un Emmerich o di un Bay: la sua tecnica è piuttosto simile a quella di un John McTiernan (Predator), almeno per come riesce a rendere spettacolare il dinamismo senza renderlo frenetico o frettoloso. Grande prova di Downey Jr., che diverte e si diverte, ma non c’è un comprimario che gli sia da meno. Vorremmo almeno citare la splendida Paltrow, capace di tratteggiare con dolcezza e coraggio la sua Pepper Potts. La voce del supercomputer Jarvis è dell’attore Paul Bettany, mentre il magnate che Stark scambia per Hugh Hefner e l’agente Nick Fury (che appare dopo i titoli di coda) sono interpretati rispettivamente da Stan Lee e Samuel L. Jackson. La vigorosa colonna sonora rock apre con gli AC/DC (Back in black) e chiude coi Black Sabbath (Iron Man). Il finale annuncia il “crossover” The Avengers, previsto per il 2012. Questo Iron Man non sarà notturno come Batman né elegante come Superman, ma sicuramente strappa più risate di entrambi i due messi insieme. Seguito da Iron Man 2.

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