(Space Cowboys)
Regia di Clint Eastwood
con Clint Eastwood (Frank Corvin), Tommy Lee Jones (William Hawkins), Donald Sutherland (Jerry O’Neill), James Garner (Tank Sullivan), James Cromwell (Bob Gerson), Marcia Gay Harden (Sara Holland), William Devane (Eugene Davis), Courtney B. Vance (Roger Hines), Loren Dean (Ethan Glance), Rade Ṧerbedzija (Generale Vostow), Blair Brown (Dr. Anne Caruthers).
PAESE: USA 2000
GENERE: Drammatico
DURATA: 130’
Satellite sovietico rischia di precipitare sulla Terra. La Nasa chiama lo stagionato astronauta che 40 anni prima ne progettò il sistema di volo, e lui accetta di andare ad aggiustarlo soltanto se potrà rimettere insieme la sua vecchia squadra. I quattro vegliardi partono, ma giunti sul satellite si troveranno di fronte ad una spiacevole sorpresa…
Scritto da Ken Kaufman e Howard Klausner, il 24esimo film di Eastwood è una commedia spaziale con molti difetti e qualche pregio. Al passivo ha una trama inverosimile impregnata di orgoglio yankee – che ricorda l’unico tonfo del regista, il bruttissimo Firefox – Volpe di fuoco – un anacronistico messaggio antisovietico tirato per i capelli (anche se, in primis, sono i quattro protagonisti ad essere ironicamente fuori moda) e un intreccio debole e piuttosto prevedibile. Non c’è dubbio che però il film sia divertente – specialmente nella prima parte, in cui vengono presentati i protagonisti e viene mostrato il loro “ri-addestramento” – e che la creazione della suspense si mantenga lontana dai canoni stra abusati del modello Armageddon (anche se non si distanzia da quelli hollywoodiani alla Apollo 13). L’inquadratura finale sulla Luna – accompagnata da Fly me to the moon di Frank Sinatra – viene descritta da Morandini come un piccolo poema visivo; è in effetti la sequenza migliore di un film che, pur ben fatto, ha l’aria di uno scherzo tirato troppo per le lunghe. Eastwood salva tutto con lo stile e con l’ironia, e il quartetto di vecchietti, che diverte e si diverte, è la vera forza del film. Musiche di Eastwood con Lennie Niehaus.
