(Airplane 2: The Sequel)
Regia di Ken Finkleman
con Robert Hays (Ted Striker), Julie Hagerty (Elaine), Lloyd Bridges (Steven McCroskey), Chad Everett (Simon Kurtz), Peter Graves (Capitano Oveur), William Shatner (Buck Murdock), Raymond Burr (Giudice D. C. Simonton), John Vernon (Dottor Stone), Stephen Stucker (Jacobs), Kent McCord (Dave Unger), Chuck Connors (Sarge), Sonny Bono (Joe Seluchi), Rip Torn (Bud Kruger/ Presidente Reagan).
PAESE: USA 1982
GENERE: Comico
DURATA: 84′
Asso del volo nel primo episodio, Ted Striker questa volta viene rinchiuso in manicomio per aver distrutto un prototipo di shuttle. Scoperto che l’amata Elaine, che sta per risposarsi, è prossima all’imbarco sullo stesso tipo di navetta – e conoscendone i difetti di fabbricazione – Ted fugge dalla struttura e si ritrova a volare nello spazio.
Sequel del fortunato Airplane!,ideato come quest’ultimo dal trio Zucker- Abrahams – Zucker che questa volta si limita però a produrre. La storia è sempre la stessa, parte dei personaggi pure. Indubbiamente ripetitivo e già visto, ma sarebbe ingiusto non ammettere che si sghignazza ancora parecchio. Merito di attori con le facce giuste e di una regia che impila una gag dopo l’altra senza ritegno. Il meccanismo funziona, anche se ogni tanto si inceppa per ridondanza e il parallelismo col capostipite gli fa perdere parecchi punti. Se nel primo il bersaglio era la serie di Airport , in questo secondo capitolo ci si beffa dei film sulle odissee spaziali, con un occhio di riguardo a Star Trek (non a caso, nella torre di controllo spaziale c’è William Shatner, alias capitano Kirk). Grandissimo come al solito Lloyd Bridges. Si ridacchia e ci si diverte, ma è inferiore al primo capitolo.
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